Spiagge aperte: cosa si può fare e cosa no

Il calendario delle riaperture. Si potrà andare al mare dal 15 maggio 2021: è la data di apertura della stagione balneare e degli stabilimenti. Come funziona sulle spiagge libere 

Da oggi sarà possibile tornare in spiaggia nelle strutture balneari o in piscina, purché all’aperto. Se ieri, in città e in Costiera, è stato il giorno del montaggio di ombrelloni e lettini, nel weekend si annuncia un «quasi sold-out» nelle location di mare, ovviamente in funzione del clima.


La data di apertura della stagione balneare 2021

Il meteo ancora fa pensare più ad accendere un camino che ad aprire un ombrellone, ma il bel tempo arriverà e ben presto agogneremo un tuffo al mare. Ma quando si potrà andare in spiaggia e fare un bagno? Il calendario delle riaperture varato dal Governo e che fissa il primo step al 26 aprile con la riapertura di bar e ristoranti anche a cena in zona gialla, ha previsto anche la riapertura degli stabilimenti balneari.

Chi abita in una regione sul mare può andare a fare una passeggiata in spiaggia – salvo permettendo lo spostamento fra comuni – ma gli stabilimenti sono ancora chiusi. Dal 26 aprile con lo spostamento fra regioni gialle permesso aumenterà la mobilità e le possibile fughe al mare. Per avere un lettino e stendersi al sole dovremo aspettare ancora.

Riaperture spiagge: registrato il tutto esaurito

Le prenotazioni hanno già registrato tutto esaurito in varie strutture. Gli operatori del settore hanno predisposto il tutto per garantire un ritorno in spiaggia e in piscina nella massima sicurezza.

Si discute anche per la riapertura delle palestre, fissata ad oggi in data il 1° giugno. Si pensa poi di tenere aperti i centri commerciali nel week end, soprattutto dopo le manifestazioni dei commercianti.

Le regole da seguire

Spiaggia e   Stabilimenti balneari

Secondo le “linee guida delle Regioni e delle Province autonome per la ripresa delle attività economiche e sociali”, resta l’obbligo di indossare la mascherina se si va al bar o a fare una passeggiata, mentre la si può togliere mentre si fa il bagno e sotto l’ombrellone. Sono invece vietate le feste e gli assembramenti. Alcune strutture potrebbero sottoporre i clienti alla misurazione della temperatura, ma la regola è facoltativa.

L’estate 2021, quindi, sarà pressoché simile nelle precauzioni a quella del 2020 ovvero distanza fra ombrelloni, fra lettini, uscite ed entrare separate, niente buffet o self service ai ristoranti, prenotazione online, fasce orarie e disinfezione di sdraio e lettini dopo ogni uso.

Ci sono però anche delle novità come la possibilità di accedere alle aree giochi per bambini pur nel rispetto della distanza e sotto osservazione dei genitori e dei responsabili. Si potrà anche giocare in spiaggia a beach volley e a racchettoni e infine potranno aprire – sempre nel rispetto della distanza – le piscine all’aperto degli stabilimenti. Tutte le regole e le novità dell’estate 2021 in spiaggia le trovate qui.

I gestori dei lidi hanno dunque tempo da ora in avanti per sistemare e adeguare la loro struttura alle norme di sicurezza.

Tra le prime indicazioni c’è la predisposizione di adeguate informazioni sulle misure di prevenzione da rispettare, comprensibile anche per i turisti stranieri. Nello stabilimento devono essere disponibili, in vari punti, prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e il personale e si consiglia di privilegiare la prenotazione e mantenere un elenco delle presenze per almeno 14 giorni. 

Gli operatori del settore devono organizzare accessi e uscite in modo da non creare assembramenti e devono assicurare almeno 1 metro di distanza tra le persone. Per ogni ombrellone deve essere garantita una superficie di almeno 10 mq e tra lettini, sedie e sdraio che non appartengono allo stesso ombrellone la distanza deve essere di 1,5 metri. Favorire, per quanto possibile, l’ampliamento delle zone d’ombra per prevenire gli assembramenti, soprattutto durante le ore più calde.